sabato 16 agosto 2014

Vacanze 2014. Prima tappa.

Ho deciso di tenere memoria di queste mie prime vacanze in camper. Una memoria sottile come un formaggio fuso e rifuso. Scrivo in fretta, tra una buca e un panino. 


Diario di viaggio:  prima tappa.

15 agosto 2014

Il mezzo
24 h a passo di lumaca. Il camper è un organismo vivente, gorgoglia vibra e si nutre di luce. Ha cavi ovunque, vene collegate a ben 4 cuori di litio e poesia: batterie. Il padrone del mezzo è un esserino previdente, continua a comprare accumulatori e inverter. Li cerca in ogni autogrill. La cosa mi inquieta, temo che prima della fine della vacanza saremo costrette, io e mia figlia, a tornare a casa in treno per fare spazio a tale tecnologia. 

Cane?
Alcuni eventi folli hanno caratterizzato questa prima tappa. Siamo riusciti a beccare un croato in contromano all'uscita dell'autostrada, niente di strano per un croato (conosco la mia discndenza!), se non fosse che andava velocissimo e in retromarcia. Zigzagava tenendo il suo braccio peloso fuori dal finestrino. Lo slittare delle ruote era accompagnato da qualche bestemmia, ne siamo quasi certi.
Al suddetto casello (vicino a trieste) la cassa automatica ci ha dato il resto in franchi. Che fregatura! Abbiamo provato a disfarcene ma tornavano sempre indietro come i cattivi presagi. Infatti poco dopo nuvole grigie hanno oscurato il sole e una pioggia selvaggia ha interrotto il nostro cammino. Ha piovuto, forte e a lungo. Litri di acqua hanno bussato, battuto, picchiato il tetto della nostra micro-casetta e la via, in un "lampo", si è fatta nera come un fiume a mezzanotte. Fermi. Fermi a lato strada, consci della nostra caducità, ci siamo messi a pensare al futuro.
...
Dormiremo tra i monti, è deciso, in Slovenia. Sentiamo già i lupi ululare e il vento calare, per questo e per rasserenarci, divoreremo un intero maialino. (Odiatemi pure) Rebecca canta Fabri Fibra (%£$sgrunt%&) e il mondo sembra quasi un posto normale.

Manuela

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