mercoledì 12 marzo 2014

Brevissimo estratto da "L'enigma delle anime perdute" - Il calzolaio.

"La bottega del calzolaio era un buco pieno di tacchi. Tacchi da donna accatastati sul bancone, torri di rialzi, solette e grumi di laccetti abbandonati qua e là. Il negozio aveva mantenuto, nonostante il disordine, un certo fascino antico. I pochi mobili erano di noce scuro, e su tutto dominava un lampadario di cristallo e bronzo. Dietro a una montagnola di calzature usate, fruste e scolorite stava il ciabattino. Un ometto esageratamente basso, unto. Pochi capelli neri, lucidissimi erano disegnati su una testa perfettamente tonda. Aveva le mani cicciotte e callose, una maglia dai disegni etnici e ciabatte infradito. Salutò Jean-Luc piegando il capo e facendo brillare denti bianchissimi.
Bizzarro!, si disse Mocha abbassandosi per non incastrare il cappello tra le gocciole di vetro sbeccato del lampadario." 

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