lunedì 24 febbraio 2014

Intervista a ... me sul blog di Linda Bertasi

Eccone alcuni stralci, di seguito il link per leggere l'intervista completa. 

Un diploma al liceo scientifico, l’università, l’impiego come consulente aziendale e una figlia. Dove trovi il tempo per dedicarti alla scrittura?

Non lo trovo MAI! Scrivo anche sulla carta igienica e nelle pause di CINQUE MINUTI…ho imparato a tenere il filo, guadagnando ovviamente un esaurimento nervoso!


Sei un’appassionata lettrice. Quali sono gli autori che ti hanno accompagnata in questi anni e dai quali non potresti mai separarti?

Troppi: ne elenco qualcuno a caso…come se fosse una seduta dallo psicanalista!
Agatha Christie, Pennac, Benni, Dostoevskij, Kafka, Bulgakov, Gogol, Simenon, Banana Yoshimoto, Giacosa, Mark Twain, Bukowski, Zeno, Calvino, Ende…
Mi dica dottoressa, è grave?
Tutti diversi, tutti interessanti per motivazioni differenti, tutti da leggere!

Anche il teatro non ti è indifferente, infatti hai appena confezionato una commedia teatrale “WO HAR ISCH – la strana storia di tre uomini e un fantasma”. Daccene un assaggio.

"Wo har isch (Dove c’è pelo)" è stato per me un vero e proprio esperimento, attualmente è in fase di editing. Ero al mare, dispersa in un isolotto dell’arcipelago delle Kornati. Non c’era nulla se non la natura selvaggia e una barchetta che ci portava il cibo. La corrente elettrica era sufficiente solo per avere la stanza illuminata la sera…così, in quella realtà amena e diversa, ho tirato fuori un quaderno, una biro e ho deciso di scrivere qualcosa di altrettanto ameno e diverso dal mio solito: una commedia ironica teatrale. E’ la storia di tre amici: un avvocato, un medico e uno studente fuori corso infestati da un fantasma tirolese. Ritmi rapidi e battute su battute. Ho sempre apprezzato i film di Lubitsch e Billy Wilder e mi sono ispirata a loro per creare un racconto ironico, cortese e spero gradevole…nonostante qualche imbarazzante peto!

Nel 2007, esordisci con una raccolta di poesie “Capelli spettinati”. Parlacene.


Non è stato proprio un esordio, ma ti ringrazio.  Era da poco venuta a mancare mia nonna, una nonna giovane e bella che mi aveva cresciuta come una figlia. Avevo molto da elaborare, in famiglia eravamo stanchi, disillusi e tristi. Quando è arrivato Natale ho pensato di condividere con loro una parte di me. Tutto qua. Il libro infatti è in versione cartacea e lo hanno letto poche persone. Ora sono cambiate molte cose, il dolore si è tramutato in qualcosa di forte e profondo che mi ha aiutato a definirmi come persona e a scegliere pezzi del mio futuro. Ora forse, potrei considerarlo un libro di poesie e trattarlo come tale.

L'intervista continua sul blog di Linda :)

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