giovedì 27 febbraio 2014

Blog Tour: Germano Dalcielo.


Intervista a Germano Dalcielo. Fulmini a ciel sereno e punizioni corporali ci attendono.
BENVENUTO!

1. Ciao Germano, raccontaci di te, ma fallo come se fosse un serial killer a descriverti!
Abitudinario, prevedibile, quasi metodico nella sua routine quotidiana. Avvisaglie di comportamento ossessivo-compulsivo per quanto attiene l’organizzazione e la programmazione della giornata. Tendenzialmente pigro e pantofolaio, tutto fuorché animale notturno, di bocca buona - come si evince dagli evidenti chili di troppo -, il suo punto debole potrebbero essere gli affetti familiari (la sorella e il cane).
Sì, un serial killer non avrebbe problemi a uccidermi. Sarei una preda fin troppo facile.

Ti ringrazio, lo riferirò a Tessuto! <ride>

2. La tua opera più importante è IL PECCATORE. Parlaci dei retroscena, di come il pubblico lo ha accolto e di cosa significa per te.
Ho deciso di mettere mano alla penna dopo aver letto il Nuovo Testamento e in particolare una frase che mi aveva colpito del Vangelo di Giovanni: “E quel discepolo che Gesù amava, appoggiando il capo sul suo petto, gli chiese chi di loro lo avrebbe tradito”. Da qui è nata la mia personalissima illazione sulla vita privata di Gesù, che, vista la mentalità imperante, non pretendevo trovasse un’accoglienza favorevole presso il pubblico dei lettori. Sapevo che sarebbero spuntati quelli con la puzza sotto il naso, per non parlare dei bigotti (ho ricevuto una recensione negativa addirittura da un prete che la argomentava citando a sostegno passi dei Vangeli!) ma sinceramente non mi aspettavo tanta acredine. Rimane comunque la grossa soddisfazione dei risultati ottenuti nonostante i feedback poco lusinghieri e quella, che nessuno mi può togliere, dei complimenti ricevuti dagli “addetti ai lavori”. Sarò sempre affezionato a questo mio romanzo breve perché ha segnato la mia prima prova in assoluto con la fiction (il mio esordio, invece, è autobiografico) e anche perché, diciamolo pure, mi ha permesso di pagare qualche bolletta.

Sai come si dice "Non ti curar dei feedback ma curati dei feedback", è un mondo difficile e il futuro non è mai stato così incerto. <qualunquista mode on>

3. Mettiamo alla prova la tua abilità di scrittore (sono una cacca, lo so). Inventa per noi una brevissima storia di paura utilizzando queste 4 parole:
carota
secchiello
zampino
aspirapolvere

“Mamma, mamma!”
Quella mattina la signora Adele era intenta a passare l’aspirapolvere, così il figlio dovette sbracciarsi per richiamare la sua attenzione.
“Che c’è, tesoro?”
“Guarda! Il pupazzo di neve ha il naso arancione! Ieri non ce l’aveva!” esclamò Andrea indicando la carota infilata nel faccione di ghiaccio, lì fuori in giardino. Due sassolini neri per gli occhi e un rametto secco per la bocca completavano l’insieme, piuttosto buffo... continua a leggere

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