lunedì 15 aprile 2013

Rubrica: dalla cronaca ai mini racconti 12


Avevamo fatto l'ipotesi di trarre mini-raccontini da fatti di cronaca...


Titolo di giornale: Rapina in trattoria, presi anche salami

ed ecco il possibile mini-racconto ....


 - ...e ti ricordi quando ci andavamo ogni giovedì? La sera della trippa? -
- Come no! Certi fagioloni bianchi, lucidi, farinosi, ti ci volevan 3 morsi per mandarli giù. -
- Già...bei tempi. - 
L'uomo con la barba arriccia il naso e gli occhietti, troppo piccoli per il grande viso, spariscono tra due grandi rughe.
- La fanno ancora la trippa il giovedì, sai? -
- Si? Ma con che soldi ci andiamo? Pazienza...sono passati anni, non ci saran più gli stessi fagioli. Cambia tutto.-
- Hai ragione...però, però non è vita questa. -
- Una vita senza trippa? -
- Anche, una vita con troppo poco. -
- Mangia il panino e non lamentarti, finché c'è -
L'uomo con la barba mastica veloce, le briciole si incastrano tra i folti peli, e rimangono appese, incerte, lungo tutti i baffi. E' buffo l'uomo con la barba, e non lo sa.
- Pane e formaggio, e formaggio e pane. Mi verrà la nausea, prima o poi. -
- Vai a letto ora, si esce presto domani. E' giovedì, se troviamo lavoro andiamo a festeggiare. -
- Due piatti di trippa? -
- Certo Salvatore, certo! -
- Ce li meritiamo. -
La notte finisce in fretta, è ancora buio quando i due uomini si alzano, si lavano, si vestono ed escono in cerca di fortuna.

- Io provo dai russi e tu? -
- Mi faccio il giro dei bar lungo il vialone. -

L'uomo con la barba cammina male, la gamba sinistra porta i segni di un brutto incidente. Subito dopo esser stato licenziato aveva provato a fare il muratore, senza successo. Un'impalcatura alta più di due metri gli era caduta sul ginocchio, rovinandolo per sempre. Era un'esistenza grama la sua, per fortuna c'era Salvatore ad aiutarlo. In due non facevano mezzo stipendio, ma almeno si stavan simpatici.

L'uomo con la barba arranca lungo il vialone, il caldo di mezzogiorno si fa sentire così come la sua gamba. Non vuole sprecare 50 centesimi per un bicchier d'acqua, quando con 23 può avere un'intera bottiglia al discount. Deve solo pazientare. Pazientare è il suo motto da molto tempo, purtroppo.

Arrivato al termine della strada ritrova l'amico. Salvatore lo aspetta accasciato ad un palo, la faccia è quella di un uomo che ha fallito, i Russi probabilmente non avevan bisogno, nemmeno loro.
Si trascinano verso il parchetto, in silenzio. Siedono sulle panchine, di fronte ad un grande Pino.

- Come faremo a Natale?-
- Io non ho più parenti.-
- Beato te, io si.-

Si guardano negli occhi e scoppiano a ridere. Sinceri.

La giornata termina come è iniziata, nel buio.

- Sarà già pieno di clienti? -
- Sicuro! La signora Maria sa bene come gestire gli affari...e la sua trippa, è un ottimo affare! -
- Poi il posto è carino, io mi ci sentivo a casa.-
- Ora ci basta un materasso per sentirci a casa.-
- E del formaggio! Non dimenticare il formaggio!-
- La trippa fa bene solo a parlarne!-

Sono seduti per terra, accanto a loro una bottiglia di birra e del pane. La luce è quella di una candela e della luna.

Salvatore scoreggia.

- Stai ancora pensando ai fagioli?-
- Si, andiamo a prenderli! Facciamo i furfanti.-
- Ladri di trippa, non credo sia un grande reato.-
- Quindi andiamo?-
- Andiamo!-

I due si guardano ancora una volta, l'uomo con la barba è più buffo del solito, capita quando fa il serio.

Si vestono di scuro, si imbrattano il volto con la cenere e strisciano fuori nelle tenebre.

- Passami il piede di porco.-
- Non l'ho portato.-
- Passami un sasso.-
- Non faremo rumore?-
- Ormai siam qui, passami il sasso!-

L'uomo con la barba si sistema i pantaloni, si guarda attorno, non trova sassi, solo cemento. Si toglie una scarpa e la porge a Salvatore.

- Tieni.-
- Ma...puzza.-
- Non fare il cretino! Forza, rompi la finestra!-

La finestra va in frantumi, non scattano allarmi.

- Senti che odorino...-
- E' proprio come me lo ricordavo!-
- Guarda in frigorifero!-
- Ce ne è un pentolone!!!-
- Siamo fortunati.-
- Dovremo scaldarla?-
- Non qui!-
- Hai ragione. Ho fame, è il mio stomaco a fare certi pensieri.-
- Lo so, lo so. Prendo il pentolone e ce ne andiamo via. La mangiamo al parchetto, come dei signori.-

L'uomo con la barba inciampa nelle pentole, qualcuno si sveglia al piano superiore. Salvatore afferra qualcosa per difendersi.

- Non ce ne è bisogno, scappiamo!-

Corrono, svelti. La trippa ondeggia nel grande pentolone ed un po' ne cade, lungo la via. Arrivano alla loro panchina, hanno l'affanno. Respirano a pieni polmoni. L'uomo con la barba tira fuori due cucchiai dalle tasche dei pantaloni. Finalmente.

- Che ci fai con quel salame in mano?-, dice stupito a Salvatore.
- Era li, pensavo fosse un mattarello, ho avuto paura!-
- Avevamo detto solo la trippa, ricordi?-
- E' solo un salame, un buon salame.-
- E se ci arrestano? cosa gli diciamo?...volevamo la trippa ma abbiamo trovato un salame? Non ci crederanno. Seguiranno le tracce, le tracce di trippa! Lo senti l'odore? L'abbiamo lasciato ovunque!-

Salvatore si alza, afferra forte il salame e lo spacca sul testone buffo dell'uomo con la barba, che sviene.

- Prenderanno te, al massimo!-

Afferra il pentolone, il cucchiaio e fugge. Affamato.

di Manuela Paric'

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento!